sabato 8 settembre 2012

Titanic







Rose Dawson Calver, una donna centenaria che ottantaquattro anni prima è sopravvissuta al naufragio, dopo essere venuta a conoscenza del disegno ritrovato, contatta Lovett, spiegandogli di essere la donna ritratta. Rose e sua nipote, Lizzy, quindi, raggiungono Lovett a bordo della nave impegnata nel recupero. E così, dopo che Lovett ha chiesto a Rose quale sia stato il destino della collana, la donna racconta la storia del suo viaggio sulla nave da crociera, rivelando di essere, in realtà, una passeggera creduta morta nel corso dell’affondamento, di nome Rose DeWitt Bukater.
È il 1912 quando Rose, passeggera di prima classe di diciassette anni, sale a bordo della nave insieme con Cal, il suo fidanzato. Siamo a Southampton: Rose si accompagna al figlio di un magnate dell’industria dell’acciaio originario di Filadelfia, e sul Titanic è presente anche sua madre, Ruth. La donna continua a ricordare a Rose, anche con una certa insistenza, l’importanza del fidanzamento tra la ragazza e Cal: il matrimonio che li unirà a breve, infatti, permetterà di risolvere i problemi finanziari della famiglia DeWitt Bukater, problemi finora tenuti nascosti.
Rose, esasperata dalla situazione, arriva a pensare addirittura di suicidarsi, buttandosi direttamente dalla poppa della nave, ma il suo gesto estremo viene bloccato da Jack Dawson, ragazzo poco più grande di lei, artista vagabondo appartenente a una classe sociale decisamente inferiore 

La ragazza, tuttavia, cerca di respingere in tutti i modi i corteggiamenti dell’artista, anche perché non dimentica i divieti imposti da Ruth e Cal; tuttavia, ben presto si accorge di essersi innamorata di Jack, e così decide di incontrarlo a prua, in occasione di quello che sarà (a loro insaputa) l’ultimo tramonto che splenderà sul Titanic. La coppia si sposta nella cabina di Rose, dove la ragazza chiede di essere ritratta nuda, mentre indossa solamente il Cuore dell’Oceano, collana che le è stata regalata da Cal per il loro fidanzamento. Dopo essere scappati alla guardia del corpo di Cal, Rose e Jack si fanno travolgere dalla passione all’interno della stiva della nave; quindi, giunti sul ponte della prua, si accorgono che la nave è andata a sbattere contro un iceberg; fortuitamente ascoltano anche i discorsi degli ingegneri di bordo e degli ufficiali, che si lamentano della gravità estrema della situazione. E così, mentre Rose corre ad avvertire Cal e sua madre, la nave inizia lentamente ad affondare.
Cal, tuttavia, rinviene nella cassaforte il ritratto realizzato da Jack, un biglietto scritto da Rose e la collana. Letteralmente imbestialito, chiede alla sua guardia del corpo di introdurre furtivamente la collana nel cappotto di Jack, così da poterlo accusare di furto. Jack, dunque, viene arrestato e condotto nell’ufficio del capitano: qui viene ammanettato e legato a un tubo della stiva. Così, mentre Cal recupera la collana e la mette in tasca, Rose fugge lontana da lui, non credendo alla colpevolezza di Jack. Raggiunge quindi il suo amato, e riesce a liberarlo in tempo prima che anneghi a causa dell’acqua alta, che ormai ha praticamente invaso tutta la stiva.
Mentre Ruth trova la salvezza su una scialuppa, Rose e Jack riescono a raggiungere il ponte. Cal invita la ragazza a salire su un’altra scialuppa, assicurandole di aver organizzato tutto in modo da salvare sia lei che Jack. In realtà, dopo che Rose è stata imbarcata, Cal spiega a Jack che per lui non c’è spazio. La scialuppa in cui si trova Rose viene abbassata, ma lei, non volendo lasciare Jack, balza nuovamente a bordo della nave per tornare tra le sue braccia. A questo punto Cal, furente per l’affronto, impugna una pistola e rincorre la coppia di innamorati: i tre giungono nella sala da pranzo del settore di prima classe, che nel frattempo è quasi completamente allegata.
Dopo aver sprecato tutte le munizioni, Cal si rende conto che il cappotto che contiene la collana ora è nelle mani di Rose; ma la situazione sulla nave è alquanto preoccupante, e così l’uomo pensa a tornare sul ponte, salendo su una scialuppa con la scusa di dover mettere in salvo una bambina. Rose e Jack, intanto, sono ritornati sul ponte superiore; ormai tutte le scialuppe sono state calate, e chi è rimasto sulla nave non ha altra alternativa che buttarsi in mare. Nel frattempo la poppa della nave si è letteralmente spaccata in due, e inizia ad alzarsi a picco sul mare.
Jack e Rose si vedono perduti, e mentre il troncone della poppa è praticamente perpendicolare alla linea dell’acqua si aggrappano alla cima, aspettando che l’oceano li ricopra completamente. Una testiera di un letto però costituisce un’ancora di salvezza preziosa; Jack aiuta Rose facendola salire, e salvandole la vita. La testiera, tuttavia, può reggere solo il peso di una persona, e pertanto per il ragazzo non c’è speranza. Intanto, Harold Loew, quinto ufficiale, prende in salvo la ragazza, portandola su una scialuppa inviata in cerca dei sopravvissuti; Jack, invece, muore di ipotermia. Insieme con gli altri superstiti, Rose si trova a bordo del Carpathia, l’imbarcazione che li riporterà sulla terraferma, dove prova a nascondersi in tutti i modi dallo sguardo di Cal.
Mentre la nave si appresta ad arrivare a New York, la ragazza si rende conto di avere il gioiello cercato da Cal in tasca. E così, una volta messo piede a terra, Rose nega la propria identità, e dice di chiamarsi Rose Dawson. Da quel momento, lei per tutti sarà Rose Dawson.
Terminato il racconto, Rose riferisce ai suoi interlocutori anche il destino di Cal, che si è suicidato dopo il crollo della borsa di Wall Street del 1929, che gli ha fatto perdere ogni ricchezza. Quindi, si sposta sulla prua dell’imbarcazione di Lovett, dove, tirato fuori il gioiello, lo butta in mare.






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